UISP acquaviva · Test Web Page

UISP acquaviva

Significato di UISP: Unione Italiana Sport Per tutti.

Attività Sportive nazionali ACQUAVIVA:

  • canottaggio,
  • canoa,
  • dragon boat,
  • hydrospeed,
  • rafting,
  • surf (surf da onda, riconosciuto sport olimpico dal CONI per le olimpiadi di Tokyo del 2020, poi rimandate),
  • SUP (non ancora riconosciuto dal CONI). Acronimo di Stand Up Paddlebarding (questo è lo sport; la tavola è una Stand Up Paddle Board, oppure Stand Up Paddle Surf; non solo Stand Up Paddle: sarebbe meglio completare con Stand Up Paddle Board o anche con Stand Up Paddle Surf).

I raggruppamenti CONI sono i seguenti:

  • Canottaggio: Canottaggio, coastal rowing, indoor rowing, para-rowing
  • Canoa: Canoa freestyle, canoa marathon, canoa polo, dragon boat, ocean racing, paracanoa, slalom, sprint, wildwater (discesa)
  • Canottaggio a sedile fisso: Canottaggio sedile fisso, voga in piedi
  • Surf

Niente SUP, per il momento.

Schede tecniche

Fonti: Schede Tecniche UISP

Kayak marino

L1: Aspetto ludico (Acque protette (Beaufort 1, Douglas 1) capacità base in acqua ferma)

L2: Causa-effetto (Acque facili (Beaufort 2, Douglas 2) e navigazione)

L3: Indirizzo (Acque mediamente facili (Beaufort 3, Douglas 3) e navigazione)

  1. Prima di cominciare
    • Ordinamento sportivo e identità UISP.
    • Kayak: modelli, parti e materiali da costruzione.
    • Pagaia: modelli, parti e materiali da costruzione.
    • Abbigliamento e attrezzatura personale.
    • Trasporto e posizionamento del kayak sull’auto (carico, scarico, fissaggio).
    • Riscaldamento.
    • Posizione in kayak (impostazione, scatola del pagaiatore [paddler’s box]).
    • Imbarco/sbarco da riva e pontile.
    • L2: Habitat costiero, flora e fauna, parchi e AMP (Aree Marine Protette).
    • L3: Descrizione equipaggiamento: PFD, casco, maniglie, sistemi di galleggiamento e svuotamento, paraspruzzi, fischietto, coltello, abbigliamento idoneo, corda da lancio, kit emergenza.
  2. Tipi di pagaiate
    • Pagaiata propulsiva in avanti.
    • Pagaiata avanti con timonata.
    • Indietro.
    • Spostamento laterale (L2 continuo) ad un tempo
    • Circolare avanti e indietro.
    • Appoggio basso.
    • L3: Appoggio alto.
    • L3: Aggancio.
  3. Manovre
    • Colpi di rotazione avanti/indietro. Rotazione 360° sul posto.
    • Pagaiata propulsiva in avanti in linea retta.
    • Fermarsi entro una breve distanza.
    • Pagaiare su una traiettoria a otto.
    • Breve Trip in acqua piatta.
    • L3: Colpi di rotazione: rotazione di 180° in movimento.
    • L3: Spostamento laterale in movimento.
    • L3: Ingresso in corrente e in morta.
    • L3: Appoggi
    • L3: Trip 5km 3h in classe I.
  4. Sicurezza
    • Acquaticità con PFD.
    • Ribaltamento controllato
    • Come svuotare il kayak
    • Nuotare a riva.
    • Conoscenza della catena di sopravvivenza.
    • L3: roll.
    • L3: Autosalvataggi.
    • L3: Nuoto con PFD e pagaia.
    • L3: Salvataggi assistiti.
    • L3: Traino a contatto e traino lungo.
    • L3: Segnali di comunicazione.
L1 L2 L3
PFD, casco. += maniglie, coni, paraspruzzi, fischietto. PFD, casco, maniglie, lifeline, paraspruzzi, fischietto, abbigliamento idoneo, cime da traino, kit emergenza e primo soccorso, abbigliamento di rispetto, giacca d’acqua di rispetto, acqua e cibo, cellulare e/o vhf, coltello, busta per rifiuti.
Sollevamento, trasporto e imbarco. += Rimessaggio della barca. =
Pagaiata propulsiva in avanti. = (200m) (100m con stop)
Stop (4 colpi). =
Colpi di rotazione - Ruota a 360° sul posto. = =
/ / Colpi di rotazione - Ruota a 90° e 180° in movimento.
Pagaiata all’indietro. = (25m) = (25m)
Pagaiare su una traiettoria a otto. =
Timonata di poppa = += in apertura e chiusura.
Spostamento laterale. Spostamento laterale continuo. Spostamento laterale in movimento.
Appoggio basso. Appoggio basso per prevenire un capovolgimento. =
/ Rotazione intorno l’appoggio basso. =
/ / Appoggio alto.
/ / Tenere/cambiare la rotta con l’assetto.
Ritorno alla banchina (accostata), sbarco (riporre il ka.).
Trip Trip di due ore in acqua piatta con esercizi di valutazione (2.5kn=4.63 km/h) Trip di una giornata ( Beaufort 3 – Douglas 3) con esercizi.
/ / Surf in onda.
Acquaticità con PFD. = Nuoto con PFD e pagaia
Uscita bagnata, nuotare fino a riva e svuotare. =
Partecipazione attiva al proprio salvataggio. Autosalvataggio e Salvataggio a T. Autosalvataggi e Salvataggi assistiti.
/ / Traino a contatto e traino lungo.
/ Roll. =
Conoscenza della catena della sopravvivenza.
Ordinamento sportivo e identità UISP. = =
/ Habitat flora e fauna mediterranee. Parchi e AMP. =
/ / Lettura della carta e uso della bussola.
/ / Segnalamento marittimo.
/ / Cenni di meteorologia.
/ / Venti, onda, maree e morfologia costiera.
/ / Navigazione in gruppo e primo soccorso.
/ / Nodi: gassa d’amante (bulino, bowline), parlato (barcaiolo, clove hitch), savoia (a otto, figure-eight), volta (tonda) e due mezzi colli (round turn and two half hitches).
/ / Calcolo di una rotta e ETA.

Kayak fluviale

L1: Aspetto ludico (Acque protette – mare, lago, fiume classe I – capacità base in acqua ferma)

L2: Causa-effetto (Acque facili – mare, lago, fiume classe I con passaggi di classe II – e navigazione)

L3: Indirizzo (Acque mediamente facili - fiume classe I con passaggi di classe II – e navigazione)

SUP

L1: Aspetto ludico (Acque protette –mare, lago, laguna, piscina– e capacità base in acqua ferma)

L2: Causa-effetto (Acque mediamente facili –mare leggermente mosso con vento non superiore ai 20 nodi di velocità, presenza di onde non superiori ai 50 cm, fiume di classe I)

Canoa canadese

Surf

Tabelle

Ricordiamo che la manica a vento (windsock, wind cone) indica approssimativamente l’intensità e la direzione del vento in nodi: tre nodi per ogni banda colorata che il vento riesce ad alzare: 3 nodi se solo la prima, almeno 15 nodi se tutte e 5 le bande.

Scala Beaufort per la forza del vento (fino a forza 8):

Forza VELOCITÀ IN NODI NOME EFFETTO SUL MARE EFFETTI
0 <1 calma di vento mare liscio, a specchio il fumo sale verticalmente
1 1-3 bava di vento leggere increspature il fumo devia leggermente
2 4-6 brezza leggera medie increspature il vento si sente bene sul viso; foglie frusciano; creste delle onde vetrose e non si rompono
3 7-10 brezza tesa leggermente mosso le bandiere sventolano quasi tese; rametti e foglie in movimento; creste iniziano a rompersi; schiuma; poche pecorelle/ochette (white horses, whitecaps, little sheep);
4 11-16 vento moderato mare mosso bandiere molto tese; si solleva polvere; pecorelle;
5 17-21 vento teso mare molto mosso sartiame cigola; molte ondine con cresta bianca (pecorelle)
6 22-27 vento fresco mare mosso/agitato cavi metallici sibilano; rami si muovono; onde grosse (cavalloni), schiuma sulle onde; spruzzi
7 28-33 vento forte mare molto agitato difficoltà a governare barche; schiuma soffiata a strisce; camminare controvento è difficile
8 34-40 burrasca mare grosso grande difficoltà a navigare; rami spezzati

Scala Douglas per lo stato del mare vivo (in mare aperto):

ALTEZZA MEDIA DELLE ONDE (in mt, in mare aperto) NOME FORZA DEL VENTO
0 0 calmo, calm (glassy) 0-1
1 0-0.1 quasi calmo, calm (rippled) 2-3
2 0.1-0.5 poco mosso, smooth 3-4
3 0.5-1.25 mosso, slight 4
4 1.25-2.5 molto mosso, moderate 4-5
5 2.5-4 agitato, rough 5-6
6 4-6 molto agitato, very rough 6-7
7 6-9 grosso, high 7-8
8 9-14 molto grosso, very high 8-10
9 > 14 tempestoso, phenomenal 10-12

Misurare a occhio

La mia calibrazione.

Distanze

Nome valore $d=\cdot \times ?$
unghia (del pollice) 1.5 cm 40
mignolo ultima falange 1.5 cm 40
dito (digitus) (larghezza ultima falange) 2 cm, 3/4 pollice 30
pollice (nel punto più largo dell’articolazione) 2.5 cm 24
palmo (palmus) larghezza di quattro dita estese 8 cm, 3.* pollici 7.5
pugno larghezza 9 cm, 3.5 pollici 6.5
spanna 23cm, 9.* pollici 2.5
piede (pes) 25cm, 10 pollici
cubito (cubitus) dal gomito alla punta delle dita 43cm, 17.* pollici
metro dalla spalla sinistra al polso piegato, braccio esteso di lato 40 pollici
passo un passo 80cm, 32 pollici

Distanza da angolo

Se confronto un oggetto lungo $L$ a distanza $x$ con il mio pollice (braccio teso $\sim$ 60 cm), lungo $l$, allora vale la proporzione $l : 60 \sim L : x$, e quindi $x = \frac{60}{l} L$. Il valore di $\frac{60}{l}$ è indicato nella colonna $d=\cdot \times ?$ della tabella. Per esempio, se vedo una macchina alta 150cm sovrapposta al mio pollice, allora la distanza è $24 \times 150 = 3600 $ cm, cioè 36m. Se invece è la metà del pollice, la distanza sarà doppia, cioè 72m.

Angoli

La distanza dall’occhio alla mano è approssimativamente 60cm. Quindi l’angolo in radianti di una parte della mano lunga $l$ cm sarà $\approx l/60$, da cui segue che l’angolo in gradi sarà $\frac{l}{ 60 } \times \frac{ 360 }{ 2\pi } \approx 0.95 l ° \sim l ° $.

Parte valore
mignolo come sopra 1°-1.5°
pollice come sopra ~2°
pugno tenuto di fronte, braccio teso 8.5-10°
spanna come sopra 21-22°

Il diametro angolare $\alpha$ in gradi di un oggetto lungo $L$ a distanza $x$ dall’osservatore soddisfa l’equazione $$ \dfrac{L}{x} = \tan \alpha. $$ Se $\alpha$ è abbastanza piccolo, $\tan \alpha \sim \dfrac{\alpha \pi }{180} \sim \frac{\alpha}{57} \sim \frac{\alpha}{60} $: segue che $$ L : x = \alpha : 60 \iff x : L = 60 : \alpha. $$ Cioè la distanza $x$ si calcola dalla formula $$ x = L \times 60 : \alpha, $$ che è uguale alla precedente, per le misure in centimetri delle parti della mano (ma $\alpha$ può essere calcolato più precisamente con due misurazioni di bussola!).

Il diametro angolare della luna è circa 1/2°.

(Il diametro della luna è 3500km: quindi la luna orbiterebbe ad una distanza di $x \sim 3500 \times 60 \times 2 = 420000 $ km. La distanza media reale è 384400 km. Tutte queste stime di distanza sono per valutare le distanze a occhio!)

Osservazione: l’unità di misura per $x$ e $L$ deve essere la stessa. Se invece si considera $L$ misurata in piedi (per esempio, una altezza) e $x$ in miglia nautiche, allora dato che 1 nm = 6076.12 ft $\sim $ 6000 ft, $$ x \text{ nm} \sim L' \times \dfrac{60}{ 6000 \alpha} = L' : ( 100 \alpha ). $$ Cioè, se vedo un Boeing 737-500 (100 piedi), o un palazzo di 9 piani, con un diametro angolare di 1/2°, la distanza sarà di 2 miglia nautiche.

Velocità

m/s ~nodi km/h
1 2 3.6
2 4 7.2
3 6 10.8
4 8 14.4
5 10 18
6 12 21.6
7 14 25.2
8 16 28.8
9 18 32.4
10 20 36
11 22 39.6
12 24 43.2
13 26 46.8
14 28 50.4
15 30 54

Bussola

La bussola misura l’angolo (orizzontale e in senso orario - detto anche azimuth) tra la linea del Nord Magnetico e la direzione della mira della bussola (linea di fede). La declinazione magnetica (angolo orizzontale tra Nord Magnetico e Nord Vero/Geografico, in senso orario) in Italia adesso dovrebbe essere 2-4° (da non confondere con la deviazione magnetica che è un’altra cosa). Altrimenti occorre determinarla da una carta (o mappa) recente, o da siti internet come Rem-Maps, Map Tools declination, oppure il

Magnetic Field Calculator del NOAA (National Oceanic and Armospheric Administration - USA).

Per le UTM, c’è anche da considerare la differenza tra Nord Vero (Nord Geografico) e Nord Reticolato (Grid North), che in Italia dovrebbe essere meno di 2° (sul lago di Pusiano è 0.2°).

Tipi di carta (dove trovarle in rete?):

Tipi di bussola:

Angoli/direzioni:

  • La lettura della bussola, chiamiamolo semplicemente angolo (in inglese: bearing = azimuth)
  • Prora (heading, dove punta la prua della barca). Se c’è vento o corrente, non coincide con la rotta.
  • Rotta (course, la direzione del segmento dal punto di partenza al punto di arrivo, o la traccia effettivamente percorsa dalla barca).

In teoria, si dovrebbe: leggere una carta nautica per prevedere intensità e direzione di venti e correnti; calcolare le correzioni per la rotta; correggere con la declinazione magnetica ⇒ impostare angolo di prora, da tenere guardando la bussola sul ponte. Quali sono gli errori? Supponiamo di sbagliare di 5° l’angolo su cui puntare la prora. Pagaiando per 4 ore a 3 nodi, abbiamo percorso 12 miglia (nautiche). L’errore sarà $12 \tan 5° \approx 1.05$, più di un miglio. Meno comunque della distanza dall’orizzonte: dal SUP, $d\approx 3.57 \sqrt{1.7} = 4.65 $ km = $2.5$ nm; dalla canoa, $d\approx 3.57 \sqrt{0.8} = 3.16$ km = $1.7$ nm. In caso di scarsa visibilità, nebbia o maltempo, se qualche evento ha spinto il navigante in mare aperto, lo strumento più utile è il rosario.

Correzioni per le correnti (di marea o di fiume): calcolo con vettori.

Correzioni per il vento: inizia a sentirsi a 10 nodi, dai 25 nodi in poi non ci si muove praticamente più.

Dal Portolano del Lago di Como, relativo al ramo di Lecco: La Breva è il vento termico pomeridiano e soffia con una buona regolarità, principalmente sulla parte meridionale del bacino, raggiungendo un’intensità media di 6/8 nodi. Il Tivano è il vento termico mattutino e soffia con buona regolarità. In prossimità dell’abitato di Lecco il vento raggiunge intensità ragguardevoli, riuscendo a soffiare sino ai 12/15 nodi, spesso accompagnato da una notevole risacca. In condizioni normali il Tivano si attenua progressivamente sino a calare del tutto prima di mezzogiorno. Dopo un’ora circa di calma di vento, si determina l’inversione dello stesso, con l’ingresso della Breva.

Per l’alto Lario: Il vento dominante, in situazione anticiclonica, è la Breva, che soffia con buona regolarità. In questo settore, rispetto al resto del lago, la Breva è rinforzata e raggiunge un’intensità che supera facilmente i 15/20 nodi, accompagnata spesso da moto ondoso significativo. Nel ramo di Colico un buon segno premonitore dell’arrivo della Breva è l’intensità della foschia che si avverte guardando verso il ramo di Lecco: la completa visibilità del promontorio di Bellagio è foriera di assenza di termiche, mentre una foschia intensa indica l’arrivo di una Breva intensa e duratura. Una vegliatura della Breva (permanenza anche oltre il calare del sole) indica generalmente l’arrivo di una perturbazione. Il Tivano, vento termico mattutino, ha un’intensità decisamente inferiore rispetto al basso lago e diventa percepibile solo a sud di Dongo. Si segnala che in corrispondenza dei promontori di Domaso e Dervio il vento può subire un rinforzo di 3/4 nodi per via del restringimento del lago. Lungo le sponde del promontorio di Olgiasca, inoltre, il vento può presentarsi rafficato e di direzione irregolare, a causa della particolare orografia della zona.

Curvare con kayak/canoa

Curvare con canoe canadesi, kayak da fiume o torrente, da slalom o da discesa, è abbastanza facile. È più difficile andare dritti, forse. Invece per kayak da mare o da lago, con un tracking buono, per curvare stretto occorrono accorgimenti, mentre andare dritto è facile.

  • Pagaiata circolare, spazzata (sweep) in avanti o indietro.
  • Inclinazione dello scafo (spigolare, edging):
    • Dipende dall' hard|soft chine, o smooth curve hull dello scafo (Hull, Chine)
    • Dipende dalla forma dello scafo (a V, a U, a S, …)
    • Dipende dal rocker dello scafo.
    • Dipende dalla forma della chiglia.
  • Stabilità (primaria e secondaria):
  • Weathercocking (weathervaning): banderuolare, effetto banderuola: la barca orza da sola nella direzione del vento. Più il vento è forte, più la canoa è alta sull’acqua, più l’effetto banderuola è forte. Skeg o timone servono a contrastarlo.
  • L’attrito nell’avanzamento in acqua dello scafo è dovuto per il 10-20% al drag (attrito) idrodinamico e d’onda (hydrodynamic drag and wave drag) e per il resto alla turbolenza sulla superficie dello scafo in acqua (opera viva), skin drag: The main resistance to the forward motion of a rowing boat is caused by skin drag, as hydrodynamic drag and wave drag only contribute for around 10-20% [1] at a typical flow condition for rowing (e.g., a Froude number around 0.2) (source:
    Original Article, see also Hahn, Allan. “One Hundred and Fifty Years of Rowing Faster.” Sportscience, vol. 10, 2006, p. 12+.)
  • Drag:
    • form drag
    • skin drag
    • wave drag (and lift-induced drag I guess is not there).
  • Per fare un esempio, uno scafo con dislocamento (water displacement) di 100kg (80kg umano, 20kg canoa). Sezione uniforme, lunghezza 2m per semplificare: la sezione dell'opera viva ha quindi area 5dm². Tre casi-esempio:
    • Fondo piatto 5 dm $\times$ 1 dm $\implies$ perimetro di contatto con l’acqua = 7 dm. (Ottima stabilità primaria)
    • Fondo a V, con angolo di 90°: è quindi la metà di un quadrato di lato $l$, tale che $l^2 = 10$ $\implies$ perimetro di contatto con l’acqua = $2\sqrt{10}$. (Media stabilità primaria)
    • Fondo semi-circolare: è la metà di una circonferenza di raggio $r$, tale che $\pi r^2 = 10$ $\implies$ perimetro di contatto con l’acqua = $\pi r = \pi \dfrac{\sqrt{10}}{\sqrt{\pi}} = \sqrt{10\pi} $. (Poca stabilità primaria)
  • Come sono ordinati i perimetri di contatto con l’acqua? Prendiamo i quadrati: $7^2 = 49 \gt (2\sqrt{10})^2 = 40 \gt (\sqrt{10 \pi} )^ 2 = 10\pi \approx 31.4 $. Quindi più è tonda, più andrà veloce. Ma meno stabilità primaria avrà.
  • Inclinando lo scafo, aumenta il rocker e quindi la manovrabilità. Inoltre, potrebbe esserci una asimmetria dello scafo inclinato che trasforma, come un timone, il moto in avanti in rotazione.